Restauro architettonico: tipologie e principi

Restauro architettonico: tipologie principi ed esempi
Il prospetto della Chiesa di Sant’Alberto dei Bianchi ad Erice (TP)

Il restauro architettonico è una delle attività più richieste quando si sente l’esigenza di portare un bene alle sue condizioni originarie. Quando arriva il momento di farne riaffiorare integrità e bellezza.

Si tratta di un tipo di intervento dove ogni operazione deve ripristinare le caratteristiche materiali di un bene. Deve recuperarlo per proteggerlo e trasmettere i suoi valori culturali.

Quando entrano in gioco tipologie e principi del restauro architettonico, ricorda che conservare l’immagine di quel bene è solo una parte del tuo obiettivo. Perché finisci per promuovere anche un altro processo: tramandare informazioni tecniche e culturali iscritte in quel bene materiale.

E adesso scopriamo insieme quali tipi di restauro architettonico esistono e quali sono i principi che ne stanno alla base.

Tipologie di restauro architettonico

Restaurare un bene materiale può richiedere interventi che seguono approcci diversi. Tutto dipende dagli obiettivi che vuoi raggiungere.

Ecco perché possiamo individuare tre tipologie di restauro architettonico:

  • Il restauro critico che mira a conservare il monumento nella sua stratificazione storica, dunque nella forma in cui ci è pervenuto. Un modo per conservare più informazioni possibili contenute nel bene, identificandone i valori.
  • Il restauro di ripristino che ha lo scopo di completare alcune parti mancanti di un monumento, o trasformare alcune sue parti per ripristinare la forma ideale che aveva in passato.
  • Il restauro di pura conservazione che chiede di conservare, in modo rigoroso, il manufatto nella totalità delle sue stratificazioni. Ciò significa preservare la patina come segno che la materia si è trasformata nel tempo.

I principi del restauro architettonico

Durante il restauro e la conservazione di beni architettonici, ogni professionista coinvolto nel progetto deve tenere conto di questi principi:

  • Riconoscibilità: le parti che vengono aggiunte devono essere riconoscibili rispetto all’originale, per evitare un’interpretazione sbagliata dell’opera.
  • Reversibilità:gli interventi di restauro architettonico devono poter essere rimossi senza danneggiare l’originale.
  • Compatibilità: i materiali utilizzati durante il restauro devono avere le stesse proprietà chimico-fisiche-meccaniche, così da non danneggiare i materiali originali.
  • Minimo intervento: per rispettare l’opera originaria occorre limitare, il più possibile, gli interventi di restauro.
  • Iterdisciplinarietà: per la riuscita di un ottimo lavoro, è essenziale coinvolgere nel restauro professionisti di più ambiti disciplinari, come quello storico e chimico.

Tecniche di restauro architettonico

Se gli elementi che devi restaurare oltre a essere decorativi sono anche strutturali, potrebbe tornarti utile la tecnica del “scuci e cuci”. Una procedura che ti permette di sostituire gli elementi danneggiati, ristabilire la continuità della muratura e la sicurezza dell’immobile.

Ma cosa prevede, nello specifico, questa tecnica che spesso si applica a progetti di restauro architettonico?

La prima cosa che devi fare è eseguire un rilievo fotogrammatico e una diagnosi delle cause che hanno danneggiato la muratura. A seguire dovrai organizzare l’ordine degli interventi, e su ogni parte del muro danneggiata alternare quattro fasi del lavoro:

  1. Scrostare il muro e pulire i bordi della zona su cui intervenire.
  2. Smontare la muratura e fare attenzione a non danneggiare le parti adiacenti.
  3. Pulire le superfici per far aderire la malta.
  4. Posare la malta e le nuove parti di muro.

Procedere con cura secondo queste fasi, significa creare le condizioni ideali per la buona riuscita del consolidamento strutturale nel tuo restauro architettonico.

Interventi di restauro architettonico: il buon senso prima di tutto

Ogni volta che esegui degli interventi di restauro architettonico, tieni presente che preservare il sistema costruttivo originale è essenziale. Così come è importante valutare quali sono le linee guida da adottare in relazione al tuo progetto. Perché non esistono schemi assoluti.

Ogni restauro deve essere valutato in base alle specifiche esigenze dell’immobile. E deve essere sviluppato sulla base di metodi e tecniche del restauro architettonico.

Alcuni degli interventi che potresti trovarti ad affrontare sono, per esempio, i seguenti:

  • Rimuovere delle aggiunte, qualora queste siano invadenti per l’estetica dell’opera o nocive dal punto di vista statico.
  • Conservare tutto il materiale originale, evitando demolizioni e ricostruzioni, come nel caso di intonaci storici, infissi, solai, ringhiere in ferro battuto, cornici, elementi lapidei, ecc.
  • Completare le lacune con elementi che seguono la forma originale.
  • Evitare di sfondare muri portanti per creare nuove aperture, con il rischio di provocare squilibri nelle murature e nella distribuzione delle rigidezze.
  • Non aprire tracce nelle murature per inserire tubature e cablaggi, così che la struttura non perda equilibrio.

Aver cura di questi passaggi ti permette di fare un ottimo lavoro di restauro, ed evitare che in futuro si presentino problemi di varia natura. È tutto parte di un lavoro dove il risultato finale dipende da tanto studio, dalla cura dei dettagli, da una visione ampia che abbraccia il passato e il presente del bene da restaurare.

Esempi di restauro architettonico

Di esempi di restauro architettonico, nel mondo, ce ne sono tantissimi. E anche di notevole importanza; ognuno con la sua storia e le sue peculiarità.

L’interno della Chiesa di Sant’Alberto dei Bianchi

Qui te ne riportiamo uno di cui ci siamo personalmente occupati: il progetto della Chiesa di Sant’Alberto dei Bianchi. Un esempio di restauro architettonico in Sicilia; un gioiello della storia ericina, dove gli interventi di consolidamento e pulitura l’hanno visto rifiorire in tutta la sua bellezza.

Realizzare una nuova copertura, reintegrare parti mancanti della muratura, creare una nuova pavimentazione e restaurare i materiali lapidei, sono solo alcuni degli interventi che abbiamo fatto.

Il nostro team durante le operazioni di preparazione all’intervento di restauro su una statua in marmo

Interventi di un progetto più ampio che, nel giro di un anno, hanno reso la chiesa di nuovo agibile e accessibile.

Conclusione

Ti sarà ormai chiaro quanto complessa sia la macchina che guida la conservazione e il restauro di beni architettonici. Ogni progetto richiede un’analisi precisa che ha come primo obiettivo preservare il bene materiale in ogni sua parte.

Ecco perché è essenziale affidare lavori di questa entità ad aziende che si occupano del restauro architettonico, in modo specifico. Ovvero professionisti di settore, specializzati in questo ambito e con un’ampia conoscenza della materia.

Noi di Maltese S.r.l. lo sappiamo bene, perché la lunga esperienza in cantiere ce lo ha insegnato. E oggi contiamo su un team di esperti che guida, ogni giorno, progetti di restauro architettonico di una certa complessità.

Quindi se anche tu stai pensando di restaurare un immobile e di farlo nel miglior modo possibile, contattaci per una consulenza. Capiremo insieme come far rifiorire il tuo immobile.

Condividi su

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su linkedin