Quando il tempo erode un bene culturale, tutto quello che possiamo fare è aiutarlo a rifiorire per condurlo alla sua bellezza originaria. Questo è quello che faremo per la Chiesa di San Giovanni all’Origlione. Un gioiello che sorge nel centro storico di Palermo, in Piazza Origlione , e di cui ci è stato affidato il restauro dopo i crolli dei mesi scorsi.
Il progetto è stato avviato da Silvana Lo Giudice, architetto della Soprintendenza dei beni culturali di Palermo, che sarà alla direzione dei lavori.
Dal sopralluogo alla valutazione degli interventi
A lanciare la necessità di agire sulla struttura della Chiesa, sono state alcune segnalazioni relative il distacco di porzioni di tufo dal coronamento e dalla vela campanaria. Da qui il sopralluogo dei tecnici della Soprintendenza, che hanno valutato gli interventi da fare:
- Restaurare il prospetto principale dell’immobile e, in particolare, le tre campate della vela campanaria e della croce apicale.
- Sostituire gli infissi in legno.
- Risanare la struttura in cemento armato della scala interna alla torre, per accedere alla terrazza della vela campanaria.
Eseguiremo tali interventi di restauro architettonico nell’arco di sei mesi per riportare la chiesa in sicurezza.
Radici storiche della chiesa di San Giovanni dell’Origlione
Ma qual è la storia della chiesa di San Giovanni dell’Origlione? Le sue origini sono antiche e risalgono, probabilmente, al XIII secolo, quando fu costruita su una preesistenza, insieme al convento delle monache benedettine. Ma nel momento in cui queste lasciarono la chiesa, la struttura venne abitata dalle monache olivetane della Grazia, fino al 1554.
Nel 1600 la chiesa viene ingrandita come “gancia” dei cavalieri Gerosolimitani dipendente dalla Commenda della Guilla. Mentre tra il 1635 e il 1639, la chiesa viene decorata da Pietro Novelli.
Successivamente, nel 1717, viene costruito un camminamento aereo per offrire alle monache un belvedere sul Cassaro. La chiesa, nel 1734, subisce i danni del terremoto, che vengono riparati dall’ingegnere Manuello Caruso.
Nel 1775 Gaspare Cavarretta si occupa delle nuove decorazioni interne. E a seguire, vengono avviati altri progetti come il rifacimento del soffitto della chiesa e la realizzazione del finestrone del prospetto principale.
Con la Seconda Guerra Mondiale, il complesso architettonico viene danneggiato dai bombardamenti, e il convento raso al suolo. Si perde, così, la scenografica loggia-belvedere, addossata sul fianco destro della chiesa.
Nel 1995, l’architetto Pietro Finocchiaro della Soprintendenza ai Monumenti della Sicilia Occidentale, progetta e realizza una nuova torre dove prima sorgeva la loggia belvedere. E a questa integra all’interno la scala per raggiungere la vela campanaria.
In tempi più recenti, tra il 2002 e il 2011, viene restaurata la copertura e portato alla luce l’affresco de “Il trionfo di David Novelli”. Gli ultimi interventi di restauro risalgono al 2017 per alcune porzioni del portale principale e degli infissi.
Con i nuovi restauri, invece, ci avviamo verso la definizione di un progetto che vedrà la Chiesa di San Giovanni dell’Origlione riconquistare la luce di un tempo.